Trapani Classica

3 FESTIVAL PIANISTICO – Recital pianistico

Giacomo Barraco e Leonardo Scicolone

1° Premio Sezione Emergenti International Piano Competition “D. Scarlatti”

Con la partecipazione straordinaria del violinista

Manuel Burriesci

Biografia Giacomo Barraco

Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 7 anni nella sua città natale, Fermo, sotto la guida della Prof.ssa Letizia Cesetti la quale osservò, fin da subito, la sua attitudine alla musica. Ha continuato i suoi studi alla Scuola di musica “Perpianosolo” con la Prof.ssa Olivia Stocco e il M°Enrico Belli. All’età di 9 anni è stato ammesso al Conservatorio “G. B. Pergolesi” di Fermo dove ha studiato sotto la guida dei Maestri Mario Coppola e Giulia Valente. Dal 2014 al 2017 ha proseguito gli studi presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, sotto la guida del M° Enrico Belli e dal 2017 al 2019 presso il Conservatorio di Teramo dove é stato seguito dal M° Lorenzo Di Bella. Nel 2021 si è trasferito a Trapani con la sua famiglia dove ha studiato prima con il M° Franco Foderà, e in seguito presso il Conservatorio “A. Scontrino” al Corso accademico di primo livello. Qui ha studiato sotto la guida del M° Walter Roccaro. Ha vinto il Primo Premio al Concorso pianistico “Al Chiaro Di Luna” di Torano Nuovo 2013, 2014 e 2015, al Concorso “Nuova Coppa Pianisti” di Osimo 2015. Ha partecipato a corsi di perfezionamento e masterclass tenuti dai Maestri Tagliavini, Turca, Valente, Belli, Di Bella e Balzani. Ha tenuto recital nel Palazzo “Colella” a Pratola Peligna, nell’Abbazia del Santo Spirito in Morrone a Sulmona, a Recanati e a Montedinove in occasione del Festival “Musica in Aria”. Vincitore del 1° Premio Cat. C al 1° International Piano Competition “D. Scarlatti”di Trapani, frequenta il 2° anno del Triennio presso il Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo sotto la guida del M° Vincenzo Marrone d’Alberti.

Biografia Manuel Burriesci

Ha 16 anni e vive a Paceco. E’ vincitore di numerosi primi premi e premi assoluti Nazionali ed Internazionali tra cui i più significativi: 1°premio assoluto Premio Placido Mandanici 2015, il 1° premio al concorso Nazionale Città di Giussano 2017, 1°premio assoluto under 14 al VI° Concorso Crescendo di Palermo 2018 indetto dalla fondazione Orchestra Sinfonica del Politeama, il premio Internazionale Giovane talento al 1° Concorso Vittorio Andretta di Cittadella, 1° premio assoluto tra tutte le categorie al XXV° Concorso Nazionale Benedetto Albanese 2022 e al XXVII° concorso Nazionale giovani musicisti Città di Palermo 2022; 1° premio assoluto al XV° concorso Peppuccia Linares Villani 2022. E’ stato ospite come violino solista nella stagione estiva musicale 2020 presso l’Ente Luglio Musicale ed ha ricoperto il ruolo di spalla nei concerti dell’Orchestra filarmonica UCIM SICILIA (OFUS) 20221/2022. Dal 2019 è iscritto al Consevatorio Monteverdi di Bolzano categoria Giovani Talenti nella classe del Maestro Ilija Marincovich, e fa parte del Corso di Alto Perfezionamento – Stauffer Artist Diploma in Violino dell’Accademia Stauffer sotto la guida del maestro Salvatore Accardo.

Biografia Leonardo Scicolone

Nasce ad Agrigento nel 2002. Dopo aver frequentato il Liceo Musicale, intraprende gli studi di Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Palermo, sotto la guida del M° Vincenzo Marrone d’Alberti e del M° Giovanni d’Aquila. Recentemente 1° premio al concorso Di Fatta come pianista e al Concorso Almayer come compositore, vinto con il suo “Concerto Giovanile” per pianoforte e orchestra, che ha eseguito come solista al Teatro Pirandello ad Agrigento. Nel 2018 si è esibito al Teatro Politeama di Palermo con il “Carnevale degli animali” di C. Saint-Saëns, assieme all’Orchestra Giovanile Sinfonica Siciliana, di cui ne è stato membro come pianista orchestrale durante le successive produzioni. Diversi suoi lavori sono stati eseguiti in vari concerti, dalla musica da camera a quella orchestrale; nel 2021 in Norvegia, durante le commemorazioni per il decennale della strage di Utoya, dove è stato eseguito ” Vuoto assordante “, in una versione per organo e grancassa. Tra i concorsi si annovera, nel 2017, il raggiungimento della semifinale al concorso “M. Novaro “, presidente di giuria il compositore polacco Krzysztof Penderecki. Nel 2022 è vincitore del 2° premio alla 31° edizione del Concorso Internazionale Chopin a Roma mentre nel 2023 riceve il 1° premio Cat. C al 1° International Piano Competition “D. Scarlatti” di Trapani.

Domenico Scarlatti (1685-1757): Sonata in la minore K 54

Franz Liszt (1811-1886): Vallée d’Obermann

da Années de Pèlerinage – Prémière Année Suisse

Mephisto-Waltz n. 1, Allegro vivace in la maggiore

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750) Ciaccona

dalla Partita n. 2 in re minore BWV 1004

Niccolò Paganini (1782 – 1840) Introduzione e Variazioni

in sol maggiore sul tema Nel cor più non mi sento

Domenico Scarlatti (1685-1757): Sonata in sol minore K 234

Sofia Gubaidulina (1931): Ciaccona

Franz Liszt (1811-1886): Ballata n. 2 in si minore

Le Sonate di Domenico Scarlatti (1685-1757), eseguite nella prima e nell’ultima parte del recital, sono solo due della sua ampia e straordinaria produzione clavicembalistica, oltre cinquecentocinquanta composizioni quasi tutte in un unico movimento, bipartito. Create per lo più durante il suo periodo spagnolo per Maria Barbara di Braganza, moglie del re di Spagna Ferdinando VI, presso cui prestò servizio per oltre trent’anni, testimoniano la grande inventiva armonica, ritmica e tematica del compositore napoletano e la sua voglia di ricercare colori sonori ed effetti espressivi sempre originali.

Tre composizioni di un altro grande virtuoso della tastiera, Franz Liszt (1811-1886), arricchiscono il programma. Vallée d’Obermann, inserita nella raccolta Annes de Pelerinage, è il risultato delle impressioni e delle immagini ricavate durante un viaggio in Svizzera insieme alla contessa Marie D’Agoult dopo aver lasciato Parigi nel 1835. Non è solo il paesaggio o il rapporto dell’autore con la natura a fare da fonte ispiratrice ma anche la letteratura. Il riferimento letterario qui è l’opera Obermann dello scrittore francese Etienne Pivert de Senancour, una sorta di diario di un giovane affascinato ma anche sopraffatto dalla natura e dalla nostalgia che ne deriva. La composizione non ha una struttura formale definita e procede attraverso la variazione di un tema iniziale, una sequenza discendente affidata alla mano sinistra. Dopo una prima parte molto riflessiva, seguita da una sezione centrale dolce e appassionata, conclude con un recitativo agitato ed una coda finale molto impegnativa tecnicamente. Uno dei brani più intensi e suggestivi del grande compositore ungherese che tra la sua musica a programma vanta anche composizioni dedicate alla figura di Satana. Dei quattro Mephisto Walzer, composti tra il 1859 e il 1883, il primo è senza dubbio il più eseguito ed amato dai virtuosi del pianoforte. Una scrittura “diabolica” per una danza sfrenata, incalzante e seducente. Il pianismo lisztiano si rivela in tutta la sua grandezza anche attraverso la celebre Ballata n. 2 in si minore composta nel 1853 a Weimer, in un periodo di grande creatività artistica. La composizione viene collegata al mito classico di Ero e Leandro che tutte le notti, seguendo la lampada che l’amata sacerdotessa di Afrodite teneva accesa per orientarlo, attraversava a nuoto lo stretto per raggiugerla. Ma in una notte di tempesta la lampada si spense e Leandro non riuscendo più ad orientarsi, annegò. Ero per il dolore si uccise. Attraverso atmosfere diverse, forti contrasti tematici, grazie ad una scrittura virtuosistica e ad una struttura rapsodica, il fenomeno Liszt ci fa rivivere il dramma di amore e morte, tanto caro ai romantici.

Paganini e Bach sono, invece, i compositori scelti per godere della bellezza timbrica del violino ed ammirarne le difficoltà tecniche. I due brani in programma scelgono entrambi la forma del “Tema e variazioni“. La Ciaccona di Johann Sebastian Bach (1685-1750), considerata da molti violinisti «un pezzo spiritualmente ed emotivamente potente e strutturalmente perfetto» (J. Bells), conclude la Partita n. 2 in re minore. Presenta un tema di otto battute e trentadue variazioni che seguono complessi procedimenti compositivi, anche polifonici, e che lo rendono un unicum nel repertorio violinistico. Anche nell’Introduzione e Variazioni sul tema Nel cor più non mi sento tratto dalla commedia per musica La Molinara (1798) del musicista di corte Giovanni Paisiello (1740-1816), ascoltiamo un tema e sette variazioni, brillanti e virtuosistiche, precedute da una fantasiosa introduzione, un Capriccio ad libitum in cui il celebre violinista genovese, Niccolò Paganini (1782 – 1840), si diverte a mescolare scale, trilli e agili passaggi virtuosistici.

La forma della Ciaccona è stata reinterpretata per pianoforte nel 1962 dalla compositrice russa Sofia Gubalduina (Čistopol, 1931) che oggi a 81 anni può vantare un catalogo incredibile di pezzi di vario genere, dalla musica da camera alla sinfonica e alla musica per il cinema, il tutto intriso di sperimentazione, improvvisazione e spiritualità.

Annamaria Malerba

Pubblicato il: 30 Dicembre 2023

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